Con il patrocinio
COMUNE di OSIO SOPRA

Presenta

   8 Marzo 2007  


 

Casa ad Archi
Via XXV Aprile - Osio Sopra
Domenica 11 Marzo - Ore 20:45

TRIO AURORA
Rossella Borsoni: violino
Marcella Moretti: violoncello
Emanuela Baronio: pianoforte

 

  PROGRAMMA:  

Ludwig

van Beethoven

Gli Spettri

 

Trio in re maggiore

per violino, violoncello

e pianoforte

Felix

Mendelssohn-Bartholdy

Trio

in re minore

 

per violino, violoncello

e pianoforte

 

Il "Trio Aurora" è nato a Brescia dall’impegno e dal desiderio comune di tre professionisti, con il primario intento  di diffondere soprattutto musica del XX secolo concentrandosi  soprattutto su opere poco conosciute e poco eseguite come ad esempio il bellissimo Trio n°2 (1935) del compositore bresciano Franco Margola, L.Manenti, il trio di E.Granados, l’Op. 8 di D.Shostakovich ed il trio di G. Fauré senza dimenticare le quattro Stagioni di A. Piazzolla e vari suoi pezzi trascritti dagli stessi musicisti del gruppo di Piazzolla per trio con il pianoforte; si dedica anche all’esecuzione di opere assolutamente classiche come il trio “gli Spettri” di L.v.Beethoven e il trio in Re min. di Mendelsshon B.

Il trio ha suonato in numerose città italiane:  Roma (sez. A.G.I.M.U.S), Bevagna (Teatro Torti), Brescia (Teatro S.Carlino ed altre sale), Milano, Salò, Napoli ed altre città.

 


 

Rossella Borsoni si è diplomata in violino nel 1995 presso il conservatorio “L.Marenzio” di Brescia sotto la guida del Maestro V.Tonello, aggiudicandosi la borsa di studio per gli allievi più meritevoli indetta dalla Fondazione “Romanini”. Ha successivamente conseguito il diploma di perfezionamento dei corsi triennali dell’Accademia Musicale “3° Suono” di Riccione con il M° E. Porta. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento in Italia ed all’estero (Tumeo, Porta,      Gulli, Spirk, Chimini), con “l’Accademie d’Eté” a Parigi (R.Negri e D.Alberti), ai seminari della musica del  Novecento indetti dall’ Orch. “Milano Classica”. Partecipa stabilmente alle attività dell’ Associazione “Arcana” e all’ “Arcana Composer Meeting”, con esecuzioni di prime assolute mondiali. Collabora con molte compagini orchestrali   (Orch. Stabile di Bergamo, Cameristi Lombardi, Orch. del Teatro Olimpico di Vicenza, Orchestra del Festival “Michelangeli”).

Di rilevante interesse è stato lo studio del violino barocco e l’approfondimento della musica antica in formazioni con strumenti originali (Ensemble “La Folia”, A.Strabella Consort, Ensemble “Dillettae Musicae” , Accademia del Santo Spirito, Europa Galante, L’Arte dell’Arco, Acc. “Montis Regalis”). Membro attivo dell’Ass. “F. Margola”, il cui scopo principale è la divulgazione delle opere dell’autore bresciano, svolge dal 1997 un’intensa attività concertistica riscuotendo notevole successo di critica. E’ membro fondatore del trio “Aurora”.

 

Emanuela Baronio si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “L.Campiani” di Mantova a pieni voti sotto la guida del M°S.Mafizzoni. Successivamente si è perfezionata come solista con il M°D.Alberti ed il M°A.Ciccolini (Corsi di perfezionamento di Villa Medicia Briosco-Mi) e per la musica da camera con il M° G.Chimini. Ha partecipato a numerosi  Master Classes in Francia: tra i più importanti, i corsi di perfezionamento organizzati dall’ “Accademie Music et dance aux Arcs” a Les Arcs, dall’ “Accademie d’Ete” presso il Moulin d’Andée a Rouen. Nel 2000 ha frequentato il corso di musica da camera tenuto dalla violoncellista russa E.Baranowska presso il conservatorio “J.Ph.Rameau” di Parigi. Recentemente ha partecipato al Master Class per pianoforte solo del M° A. Delle-Vigne presso l’Universitaet Mozarteum di Salisburgo. Come solista ha tenuto recitals in diverse località in Italia ed in Francia. Fondatrice dell’Ass. “F.Margola”, istituita nel 1998, ha contribuito alla divulgazione sul territorio nazionale delle composizioni edite ed inedite del noto musicista bresciano esibendosi in numerosi concerti a lui interamente dedicati. Svolge un’intensa attività cameristica in duo con diversi strumentisti oltre che in duo pianistico. Ha partecipato a numerosi Concorsi di musica da camera tra i quali : il Concorso Internazionale di Casarza Ligure (GE) 2° classificato (duo pianistico) ed il concorso “Ottocento Festival” di Saludecio (RN), 3°classificato (duo Pianoforte-violino).

 E’ membro fondatore del trio “Aurora”.

 

Marcella Moretti,  nata a Milano nel 1969, è cresciuta in una famiglia di artisti. Ha studiato Violoncello a Milano presso la Civica scuola di musica e si è diplomata nel 1992 presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto.

Ha seguito poi i corsi di perfezionamento a San Pellegrino (Bg) col M° Csaba Onczay; a Cremona e Città di Castello con Rocco Filippini, e a Riva del Garda con J.Goritzki.

Ha studiato poi per quattro anni, sempre con il maestro Johannes Goritzki, presso la Musikhochschule di Duesseldorf, dove nel febbraio 2000 si è brillantemente diplomata.

Sempre in Germania ha seguito un corso di quartetto tenuto dall’ Alban Berg Quartett a Koeln.

E’ un’apprezzata musicista da camera nelle formazioni duo col pianoforte, trio, e quartetto d’archi. E’ stata, infatti, premiata in diversi concorsi: secondo premio al concorso internazionale di musica da camera, sez. quartetto d’archi, di Duesseldorf e primo premio al concorso Lario in musica con il Trio Cordischorda, del quale è stata membro fondatore e con il quale in due anni ha suonato in diverse località italiane, affrontando un repertorio che spazia dai classici (Mozart, Beethoven) ai più importanti autori del ‘900 (Fernandez, Piazzolla, Fauré).

Di notevole rilievo  è la collaborazione con il Trio “Aurora” (violino, violoncello e pianoforte) del quale è membro fondatore e con il quale è tutt’ora impegnata in un vasto programma di concerti.

Collabora con il regista F.Battistini e la nota attrice di teatro Valentina Cortese per i quali ha curato la parte musicale del lavoro teatrale dedicato a poesie di Giovanni Testori  eseguendo pezzi tratti dal più importante repertorio violoncellistico barocco e romantico fino ad arrivare a trascrizioni di pezzi del ‘900 (Novembre 2003, Milano – Piccolo Teatro Studio);  per lo stesso regista, sarà impegnata nell’aprile ’04 con le Suites di Bach per violoncello solo.

Per quanto riguarda la formazione orchestrale, nel 1993 ha vinto una borsa di studio offerta dall’Orchestra “Guido Cantelli” di Milano con la quale ha partecipato ad un vasto programma di concerti e alla realizzazione di diversi compact disc con musiche di Ciaikovsky, Dvorak, Schoemberg, Strawinsky. Collabora stabilmente anche con l’Orchestra Filarmonica Italiana, l’Orchestra Stabile di Bergamo, Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e l’Orchestra Verdi di Milano.

Insegna Violoncello a Bergamo.

Collabora con le seguenti orchestre: 


Consulente del Lavoro
Salvi  Rag. Antonella

Dott. Commercialista
Rota Dr. Natale

Via F.lli Maccarini, 18 – Osio Sopra
 035 505099


L. van Beethoven

Gli spettri

 Trio in re maggiore
Per violino, violoncello e pianoforte

  Il concerto si apre col Trio in Re maggiore op. 70 n. 1, "una delle opere di Be­ethoven più enigmatiche e demoniache" (Carli Ballola), noto come Trio "degli spettri" o "degli spi­riti".

E' il Largo, posto al cen­tro dei tre movimenti, ad avere determinato tale dicitura. Svolgendo un tema annodato intorno ad un ambiguo "gruppetto", Beethoven lo espande e lo circonda con misteriose, arcane cascate di evanescenti trilli e tremoli che sem­brano suscitare "tellurici fantasmi dell' inconscio", dando luogo ad "una tra le più straordinarie esplorazioni mai compiute da Beethoven nelle zone ancora sconosciute dell'universo sonoro", come afferma di nuovo Ballola.

Si sa per certo che questo Largo risulta da un abbozzo per la scena delle streghe di un progettato Macbeth. L'iniziale Allegro vivace e con brio e il Presto finale sembrano contrastare, con la loro vitalità dinamica, il notturno clima spettrale del tempo lento centrale.

Già nel movimento d'esordio, in realtà, se ne può scorgere un pre­annuncio, considerando il brusco arresto che il discorso sonoro, partito di slancio, subisce dopo sole cinque battute, cui fa seguito uno scivolamento modale, prima che la briosa trama riprenda. Nel Presto finale si verifica qualcosa di analogo. 

Articolo tratto da “Allegro con Brio” periodico dell’orchestra Sinfonica di Roma.